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Un'inchiesta sul backstage del potere militare globale e sulla corsa al riarmo nucleare che minaccia la nostra sopravvivenza. Per follia, calcolo, rivalsa o magari l'errore di un computer. Può comunque accadere, perché sulle nostre teste tredicimila missili atomici sono pronti a scatenare l'Armageddon. Lo abbiamo già sfiorato più volte di quante sappiamo. L'invasione dell'Ucraina ci ha aperto gli occhi. Russia e Nato hanno già sul campo “armi nucleari tattiche”, così una guerra “locale” in Europa potrebbe diventare globale. E noi italiani? Se credevamo di assistere dalla tribuna dobbiamo ricrederci. Decine di atomiche americane custodite in Lombardia e Friuli-Venezia Giulia – per un accordo top secret tra Roma e Washington – fanno dell'Italia il bersaglio di una possibile rappresaglia russa. Questo libro non racconta un futuro distopico e improbabile, ma descrive un allarmante presente e i rischi estremi di uno scenario in evoluzione accelerata. Il tutto comprovato da fonti d'intelligence, colloqui con analisti e agenti della diplomazia parallela. Da documenti riservati emerge la mappa degli arsenali atomici disseminati nel mondo, la folle corsa al riarmo con atomiche “a basso potenziale” o con i nuovi missili ipersonici russi e cinesi, in un contesto in cui anche la Cina punta a un'affermazione da superpotenza in opposizione alle liberaldemocrazie dell'Occidente. Un'inchiesta che racconta come, dove e perché un conflitto nucleare globale potrebbe scoppiare, se l'escalation bellicista non si ferma. Nessuno vuole immolarsi come vittima collaterale ma consenziente in un'apocalittica Terza guerra mondiale che sarebbe una condanna a morte per la specie, senza vincitori né vinti. Ecco perché queste pagine sono anche il manifesto di una proposta possibile per l'Italia e per l'Europa: la scelta audace, avveduta e giusta di una neutralità militante.